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Archivio tag: CARMINE TORCHIA

Avete presente le canzoni che lasciano il segno? Quelle vere, con un messaggio, con una storia al proprio interno, quelle che le ascolti e pensi “caspita, quanto ha ragione, quanto è vero”.

Ecco. Questo fanno i nove brani de Il rumore del mondo (Overdrive/Goodfellas. Novembre 2019), il nuovo album di Carmine Torchia, cantautore calabrese, ma anche disegnatore e produttore di dischi. Uno di quegli artisti che ingloba nella propria arte tutto ciò che provoca nell’ascoltatore un’emozione, ma anche solo un ricordo, o semplicemente una riflessione che va ad abbattere il pregiudizio e lo stereotipo, aspetti ben saldi nel mondo attuale.

La sua musica è infatti il quadro della nostra società come attestano la malinconia che traspare dalle melodie e le tematiche attuali affrontate nei testi. Mi riferisco ad esempio a Come rondini, il brano di apertura dell’album, che tratta della “distrazione che scorda le persone”, dell’indifferenza, oggi all’ordine del giorno, verso i migranti, o a Discorso immaginario con Azhar, dialogo tra un occidentale e un terrorista, dal quale traspaiono gli ideali sbagliati di coloro che decidono di fare e di farsi del male per un dio che in realtà non chiede violenza.

Non mancano poi i valori, quelli del rispetto verso l’anziano che è “l’alto”, come traspare in Tu chi sei? Da dove vieni? (tratto da un poema di Le Corbusier), dal quale tutti noi dovremmo prendere esempio anche se in questo mondo non è più di moda, o l’attaccamento alle radici, al proprio paese d’origine, Sersale, come si può constatare in Rùanzu, il cane, mascotte del paese, brano accompagnato da una musica nostalgica, ma allo stesso tempo allegra dalla quale traspare il ricordo di momenti belli.

Perché i ricordi rimangono, nonostante la forza del rumore del mondo che altro non è che il distacco, l’abbandono, la perdita di memoria che ci caratterizza.

Consiglio a tutti l’ascolto di una raccolta musicale che vuole far riflettere facendo ancora più fragore, criticando e affrontando tematiche di un certo spessore, come solo i veri cantautori riescono a fare perché in fondo è questo lo scopo della canzone d’autore. E Torchia ci è riuscito perfettamente unendo scelte strumentali innovative alla tradizione.

Maria Pettinato